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IL MAGICO POTERE DELLA LETTURA CONDIVISA

Aggiornamento: 1 ott 2021

“Non appena ha modo di stare in grembo alla persona che si prende cura di lui, il bambino inizia ad associare l’atto del leggere alla sensazione di essere amati”

– Maryanne Wolf, Proust e il Calamaro


Quanto é importate che i genitori leggano ai propri figli?

Sono molti gli studi secondo cui la lettura condivisa, nello specifico la situazione interattiva, rappresenta un momento evolutivo importante. Il genitore ha la grande opportunità di trasmettere al figlio sia conoscenze sulle cose, sia il modo in cui le cose avvengono. Questa interazione madre -bambino è stata messa in relazione con lo sviluppo del linguaggio, l’alfabetizzazione , ma anche allo sviluppo emotivo e alla teoria della mente ( la capacità cognitiva di attribuire e rappresentare stati mentali, ovvero credenze ed emozioni, proprie e altrui) . Leggere o raccontare insieme delle storie sono considerate modalità di interazione aventi molteplici potenzialità, prima tra tutte quelle di favorire lo sviluppo del linguaggio orale e la crescita cognitiva ed emotiva del bambino. Adulto e bambino entrano in sintonia reciproca attraverso i mondi che prendono vita tra le pagine del libro , così che la relazione si costruisca sulla base di fiducia e complicità. Dal punto di vista emotivo , leggere una storia al bambino gli consente di esplorare le sue emozioni in compagnia dell’adulto che può contenerlo e rassicurarlo. Dal punto di vista cognitivo , la lettura offre al bambino un canale alternativo di conoscenza; favorisce la comprensione di sè e del mondo che lo circonda ; sviluppa l’immaginazione, la fantasia e la creatività ed amplia la memoria . Dal punto di vista linguistico, la lettura stimola lo sviluppo del linguaggio, arricchendone il vocabolario e migliorando la qualità lessicale . Dal punto di vista sociale, è dimostrato come i bambini abituati alla lettura in età prescolare, presentino un miglior rendimento scolastico e una migliore capacità di risoluzione dei problemi.

Studi recenti dimostrano come i bambini con una maggiore esposizione alla lettura condivisa mostrano una maggiore attivazione di aree cerebrali adibite alla comprensione della narrazione e alla capacità di ricordare una sequenza narrativa con conseguenze nello sviluppo cognitivo-linguistico. Nello specifico si nota come , leggere insieme, riduca possibili difficoltà socio-emotive del bambino e migliori la fiducia in se stesse delle neo madri. Per quanto riguarda l’adulto impegnato nella lettura del libro con il bambino, esso mette in atto diverse variabili che incidono sull’interazione soprattutto per ciò che riguarda lo sviluppo linguistico e le capacità pre- scolastiche. I genitori che si rivolgono direttamente al bambino durante la comunicazione, che sollecitano il bambino ad intervenire ,incidono positivamente sullo sviluppo sia della grammatica che del vocabolario. L’aiuto fornito, ad esempio specificando quanto detto riferendosi ad esempi concreti , richiamati durante la conversazione, è correlato ad un precoce sviluppo del vocabolario.

A seconda dell’età, e quindi delle tappe di sviluppo psicomotorio, ci sono differenti modalità di lettura:

Nei primi mesi di vita , il bambino è molto sensibile ai suoni, al ritmo, alle melodie, è quindi molto utile leggere libri di Ninne nanne o filastrocche; in questi mesi il bambino vive ancora di un rapporto simbiotico con la madre per cui ciò di cui ha bisogno maggiormente è sentire il suono della sua voce. Più avanti, sarà possibile mostrare loro dei libri dai contorni netti, regolari e lineari ; libri in bianco e nero , con forti constatasti cromati raffiguranti volti.

Dai 6 ai 12 mesi, è bene proporre al bambino libri molto piccoli, adatti alla esplorazione tattile e orale, oltre che visiva, unita sempre alla parola proferita ad alta voce. I libri tattili sono molto colorati e producono piccoli suoni, attirando facilmente l’attenzione del bambino. Il loro intento non è solo quello di intrattenere il bambino , ma può aiutarlo ad acquisire una maggiore manualità e , allo stesso tempo, sviluppare la sua fantasia e creatività soprattutto se affiancato dall’adulto che l’aiuta a riconoscere i personaggi e gli oggetti rappresentati al suo interno. Più avanti il bambino è capace di maneggiare libri in cartonato , con figure grandi da conformi spessI che illustrano oggetti di vita quotidiana o animali, caratterizzati da pochissime parole. In particolare , verso i 12 mesi il libro diventa una scoperta. Il bambino si diverte sfogliandolo insieme con il genitore o chi si prende cura di lui, ne indica le figure e più avanti (verso i 18 mesi) quando avrà inizio la fase onomatopeica , il bambino sarà capace di attribuire suoni alle cose , di dare nomi agli oggetti , animali o persone indicandole con parole semplici e brevi. Dai 12 ai 24 mesi , il bambino sarà attratto da grandi libri con illustrazioni colorate, libri animati che si muovono , suonano con storie semplici da ascoltare che coinvolgeranno il bambino nell’attività di lettura.

Leggendo ai vostri bambini darete loro l’opportunità di immagazzinare il significato di numerosi vocaboli, di aumentare il loro livello di attenzione ma soprattutto , avrete la possibilità di rafforzare la vostra relazione e l’instaurarsi di una rassicurante quotidianità, di gesti abituali come ad esempio la scelta di un libro. È importante creare , nel proprio nucleo famigliare, un clima adatto alla lettura lasciando che i libri abbiano uno spazio ed un tempo nella quotidianità vostra e dei vostri figli. Leggere ad alta voce , è il modo più efficace per appassionare un bambino ai libri e alle storie , facendo crescere prima in lui il piacere per la lettura ed in seguito la capacità di leggere autonomamente. La lettura ad alta voce, quella che ci fa sentire bene le espressioni , il ritmo del testo ha una funzione cognitiva e non solo motivazionale ; la voce ha il potere di mettere in rilievo zone testuali e parole sulle quali si concentra l’attenzione degli ascoltatori. È importante sapere leggere non al bambino ma con il bambino, comunicando reciprocamente. La lettura deve essere un piacere e non un obbligo ;se il bambino non mostra interesse o perde la concentrazione non bisogna insistere, l’abitudine all’ ascolto inizierà quando le sue capacità attentive miglioreranno nel corso del suo sviluppo. Per accrescere il loro interesse, potrebbe esservi utile cambiare il tono della voce ed il ritmo di narrazione, dare una mimica ai diversi personaggi, permettere al bambino di girare le pagine mentre si sta leggendo così da rendere la storia più viva.

La promozione della lettura in famiglia si configura quindi come un importante intervento a favore dello sviluppo delle abilità e competenze necessarie al bambino per apprendere la lettura e la scrittura. Questo intervento acquista maggior rilievo in seguito alle evidenze scientifiche che mostrano che lo sviluppo neuronale del bambino è precocemente e fortemente influenzato dalla sua relazione con i genitori , dai loro comportamenti e dall’ambiente familiare. Pertanto la promozione della lettura , soprattutto se ad alta voce, si configura come un intervento a sostegno dello sviluppo di una genitorialitá competente.



“Parla a tuo figlio. Hai un potere di umana magia nella gola, unico eppure comune: perché ne sei avaro? Parla con lui, con lei. Non negargli ciò che sai fare, che gli serve e se non sai cosa dire, ci sono sorgenti di parole giuste, che sono fatte per questo: leggi un libro” -Rita Valentino Merletti e Bruno Tognoli, Leggimi forte–


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