top of page

L’autostima: la sua origine ed il ruolo centrale dei genitori.

La maggior parte degli psicologi ritengono che l’individuo inizi a formare i propri concetti di sé, cioè il modo di considerarsi e definirsi, in età precoce. Nello specifico, lo sviluppo dell’autostima è legato all’interazione di diversi fattori quali ad esempio il temperamento con cui si nasce, la personalità e le relazioni affettive e sociali che si vivono.

La qualità delle relazioni primarie è di fondamentale importanza per la costruzione dell’autostima. Ma, l’immagine che ognuno ha di sé, non resta immutabile in quanto soggetta a modificazioni per esperienze vissute e per la qualità delle relazioni che si instaurano nell’arco della vita.

Dall'infanzia all’adolescenza il modo in cui ci si vede subisce sostanziali cambiamenti: i bambini più piccoli sviluppano l’immagine che hanno di sé stessi sulla base di specifici ambiti di competenze e in relazione a come gli adulti li valutano; successivamente assume maggiore importanza il confronto di sé stessi e delle loro capacità con quelle dei pari, come i compagni di scuola o gli amici. Durante l’adolescenza, i ragazzi valutano maggiormente l’approvazione sociale da parte dei compagni e della famiglia e le competenze che il ragazzo sente di avere. Successivamente, dà maggiore importanza al successo scolastico, l’accettazione sociale e l’aspetto fisico.

Che ruolo hanno i genitori nello sviluppo dell’autostima?

I genitori hanno un ruolo centrale nello sviluppo dell’autostima in quanto con il loro comportamento offrono un modello con il quale poter affrontare e gestire le problematiche che spesso siamo costretti ad affrontare. Fondamentale è l’ottimismo con il quale i genitori affrontano i conflitti e le modalità con cui si approcciano alle difficoltà e come affrontano i problemi.

Le tre dimensioni di uno stile educativo che sviluppa l’autostima sono:

  • L'accettazione: significa rispettare l ’ individualità dei propri figli, non cercando di controllarli o decidere al posto loro;

  • Avere aspettative adeguate: i nostri figli hanno delle loro caratteristiche specifiche, che ci mettono nella necessità di rispondere per quello che sono e non per quello che noi decidiamo che siano (Anderson, 2001). Spesso i genitori espongono involontariamente i loro figli al fallimento, ciò succede quando non si hanno aspettative adeguate rispetto alle caratteristiche e all’età del bambino o dell’adolescente. Ma, se le aspettative sono adeguate e chiare, conducono il bambino allo sviluppo e alla fiducia nelle proprie capacità.

  • Favorire l’autonomia dei figli, attraverso la sicurezza che il bambino trova nel legame con i genitori che dovranno essere disponibili, ma intervenire solo quando necessario.

Possiamo comunicare il nostro affetto non solo attraverso manifestazioni verbali, ma anche attraverso il linguaggio del corpo come baci o abbracci. Importante è il messaggio che si passa al bambino; sapere di essere amato e desiderato per il solo fatto di esistere indipendentemente da quello che sa o fa, avrà un effetto positivo sulla sua autostima.







21 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page